Nella presente serie sono stati riuniti riuniti e descritti i documenti ed i carteggi legali e giudiziari prodotti ed esibiti dalla prima metà del XVII secolo fino alla seconda metà del XX secolo e relativi a varie vertenze e liti amministrative e civili
... »che videro coinvolti, tanto direttamente, quanto indirettamente, l'ente Campana (alcune carte riguardano vertenze del solo Seminario). Alla metà, circa, del XVII secolo risale il carteggio inerente alla lunga vertenza agitata tra i deputati del Seminario contro i canonici osimani Costici e Galli, la quale si protrasse fino alla prima metà del XVIII secolo. Sempre del XVII secolo (seconda metà) è la documentazione relativa alla causa nata tra il Capitolo della cattedrale di Osimo contro gli eredi di monsignor Gallo, nella quale vengono chiamati in causa anche interessi e beni di diretto dominio del Seminario osimano. Diversi sono i carteggi giudiziari prodotti nell'arco del XVIII secolo ed attestanti le liti agitate dall'amministrazione del Seminario e Collegio Campana contro le seguenti parti: il nobil'uomo Camillo Bellini di Osimo, i nobili signori Acqua di Osimo, gli eredi Mariotti, i marchesi Dionisi, i conti Guarnieri di Osimo, i fratelli Giulietti ed i signor Lancellotti. Sempre agli inizi del XVIII secolo risale il carteggio inerente alla nota vertenza nata per la definizione del patrimonio dell'estinta casata Campana agitata in Roma tra il fidecommesso ed erede disegnato Casali contro gli ufficiali maggiori della confraternita della Morte di Osimo. Alla seconda metà del XVIII secolo appartiene la documentazione relativa alla causa agitata tra il vescovo pro tempore di Osimo contro i rappresentanti della comunità osimana in merito all'assegnazione dei posti gratuiti in Collegio. Degli inizi del XIX secolo è, invece, il carteggio relativo alla vertenza agitata tra la Reverenda Fabbrica di San Pietro di Roma ed il vicario capitolare pro tempore di Osimo sulla verifica degli oneri di messe legatizie, tra cui anche quelli lasciati in favore del Seminario. Alla seconda metà del XIX secolo risalgono tutta una serie di atti e carteggi giudiziari inerenti alla separazione amministrativa e patrimoniale dell'ente Seminario dall'ente Collegio Campana, la quale sfociò in una lunga vertenza iniziata nell'anno 1863 e conclusasi nell'anno 1870 con la redazione di una pacifica transazione stipulata tra le due parti in causa. Tuttavia nell'anno 1875, a seguito del mancato rispetto degli accordi previsti nella suddetta transazione, tra i due enti venne riaperta la vertenza la quale si protrasse fino al 1895 con l'emissione della definitiva sentenza della Corte d'Appello del Regio Tribunale Civile di Ancona con la quale veniva definitivamente regolata la modalità della scissione e separazione dei due patrimoni. Tuttavia l'ultimo atto di questa lunga vertenza risale all'anno 1903, con la separazione tra le biblioteche del Seminario e del Collegio Campana. Coeva alla suddetta lite è il carteggio giudiziario inerente alla vertenza agitata,
dal 1890 fino al 1897, tra il municipio di Osimo e l'amministrazione Campana per la definizione di crediti e debiti esistenti tra i due enti. Al XX secolo sono invece ascrivibile i carteggi giudiziari relativi alle liti mosse dal Collegio Convitto Campana contro il signor Siroli, la redazione del giornale "Ragione" di Roma e gli avvocati Pascali e Cicchetti. Chiude la serie la documentazione inerente alla vertenza intrapresa dai signori Guerrini e Niccoli sull'opportunità di quest'ultimo di svolgere, contemporaneamente, la duplice mansione di presidente dell'ente Campana e quella di consigliere comunale. «