Fondo AM - Agostino Maria Molin

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

IT IC AM

Denominazione o titolo

Agostino Maria Molin

Data/e

  • 1536 - 1840 (Creazione)

Livello di descrizione

Fondo

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Il fondo è costituito da 6 unità archivistiche.
Consistenza: fascicoli sciolti cartacei 6.

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Nome del soggetto produttore

(1775 - 1840)

Nota biografica

Agostino Maria Molin, nato a Venezia (1775 ca.), di famiglia ebraica, nel 1782 riceve il battesimo mutando il nome da Salomon a Filippo e acquisendo il cognome Molin della nobile casata di San Paterniano. Nel 1796 entra nell’ordine carmelitano assumendo il nome di Agostino Maria. Si distingue negli studi biblici, e muove i primi passi nella carriera di docente come lettore di filosofia e teologia presso lo Studium patavino. Nel 1804 trascorre un anno a Roma per perfezionare la conoscenza dell’ebraico e delle lingue orientali necessari negli studi di esegesi biblica; quindi ritorna a Padova dove svolge compiti pastorali, didattici e amministrativi. A seguito dell’occupazione francese e della soppressione delle corporazioni religiose del 1810, è costretto a lasciare il convento padovano, di cui fu ultimo priore, trovando accoglienza nel monastero camaldolese di San Michele di Murano. Nel 1817, viene designato canonico-teologo della Basilica di San Marco e docente di esegetica ed ermeneutica nel nuovo Seminario patriarcale di Santa Maria della Salute dal patriarca di Venezia, Francesco Maria Milesi (m. 1819). Nel 1821, raggiunto dall’accusa di pederastia mentre si trova a Verona, viene licenziato dal nuovo patriarca Giovanni Ladislao Pyrker ed è costretto ad abbandonare il Lombardo-Veneto. Si stabilisce a Jesi presso il vescovo Francesco Cesarei Leoni (m. 1830) che lo nomina insegnante di retorica nel liceo cittadino. Quindi, nel 1824 si trasferisce a Rieti presso il vescovo Timoteo Maria Ascensi (m. 1828). Divenuto segretario particolare del prelato, Molin lo segue ad Osimo quando questi, nel 1827, viene nominato alla guida della diocesi di Osimo e Cingoli. Designato docente di teologia dogmatica, Sacra Scrittura ed architettura presso il Seminario e Collegio Campana, qui trascorre il resto della sua vita fino alla morte sopraggiunta nel 1840, tormentato da continui problemi di salute, aggravati da una paralisi che lo aveva colpito nel 1823 agli arti superiori, e senza riuscire a far riaprire il proprio caso di fronte alle autorità giudiziarie venete.

Istituto conservatore

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

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Ambito e contenuto

Questo fondo, articolato in quattro serie, riunisce la documentazione appartenuta o spettante al padre (poi canonico della cattedrale osimana) Agostino Maria Molin ed acquisita dal Seminario e Collegio Campana dopo la sua morte (1840). Si conservano soprattutto diplomi, lettere patenti e onorificenze, suoi componimenti poetici e altri a lui dedicati, mentre residuale risulta la corrispondenza. Vi sono anche alcuni fascicoli autografi esito del suo lavoro di studio, che non confluirono nei manoscritti compositi consegnati, poco prima di morire, all’allievo Sante Pieralisi affinché fossero conservati presso la Biblioteca Barberiniana a Roma (oggi fondo Barberini latino della Biblioteca Apostolica Vaticana). Si conserva altresì il carteggio inerente l’eredità del vescovo Timoteo Maria Ascensi (m. Osimo 1828) di cui Molin fu segretario dal 1824. Sono infine ricondotte a Molin altre carte o documenti di chiara provenienza lombardo-veneta che egli raccolse e conservò nella propria collezione libraria prima di allontanarsi, nel 1821, dal territorio veneto. Tali documenti sono a lui ricondotti, ma scegliendo di conservare le carte all'interno delle nuove serie "Pergamene" e "Mappe, planimetrie, stampe e disegni" appositamente realizzate per raccogliere il materiale individuato e così assemblato in precedenti interventi di riordino.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Si è rispettato il pregresso ordine fisico dato alle carte da Luciano Egidi in occasione della redazione del suo dettagliato elenco di consistenza titolato "Inventario dell'archivio storico del Seminario e Collegio Campana" (eccetto alcuni documenti non coinvolti nel precedente intervento). Rispetto al lavoro di Egidi, il nuovo inventario archivistico ha prodotto una struttura "ad albero" del fondo, che è stato ricreato "ex novo" e ripartito in quattro serie. Di ogni unità archivistica è sempre stata registrata la pregressa segnatura, al fine di non perderne la memoria e creare l’opportuna concordanza tra il vecchio ed il nuovo strumento.

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Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Attraverso il software di descrizione archivistica AtoM (acronimo Access to Memory), installato sul sito dedicato agli archivi conservati dall'istituto Campana raggiungibile al sito <http://www.archiviostoricocampana.com>, è possibile accedere all'inventario del presente fondo archivistico, anche mediante indici di nomi di persona/enti/famiglie e di luoghi che ricorrono nelle descrizioni archivistiche redatte. L'attività di indicizzazione, svoltasi durante l'inventariazione del fondo, ha per ora riguardato solamente una parte dei nomi ricorrenti nelle descrizioni.

Strumenti di ricerca

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Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Descrizioni collegate

Area delle note

Identificatori alternativi

Punti di accesso

Punti d'accesso per soggetto

Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso per genere

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Codice identificativo della descrizione

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Date di creazione, revisione, cancellazione

Osimo, 23/03/2019

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

A. M. MOLIN, “De vita et lipsanis S. Marci Evangelistae libri duo”, a cura di S. PIERALISI, Romae, Typis Collegii urbani, 1864, pp. XVIII-XXIV.
A. GRAMMATICO, “Un cenacolo cartesiano a Padova alla fine del Settecento, in Cartesio nel terzo centenario del Discorso del metodo”, Milano, Vita e Pensiero, 1937 (suppl. al n. XIX della «Rivista di filosofia neo-scolastica»), pp. 437-443.
C. GASPAROTTO, “Agostino Molin ultimo priore di S. Maria del Carmine di Padova e un rivoluzionario progetto di riforma scolastica”, «Padova e la sua provincia», XVIII (1972), n. 11-12, pp. 3-6.
S. A. ANTISTA, “La metodologia teologica di Agostino Maria Molin, O.C. (1775-1840)”, «Carmelus», XXIII (1976), pp. 21-95.
L. CALVELLI, “L’opera letteraria di Nardino Celinese. Storia di un codice ritrovato”, «Aquileia nostra», LXXIV (2003), coll. 558-584.
M. BOCCHETTA, “La Biblioteca storica di Palazzo Campana”, in “Il Campana. Trecento anni di storia”, a cura di G. LAVAGNOLI, Ancona, Affinità elettive, 2016, pp. 119-138.
M. BOCCHETTA, "Erudizione e passione bibliofila nella collezione libraria del padre Agostino Maria Molin (Venezia, 1775 ca. - Osimo, 1840). Primi appunti dalla Biblioteca storica di Palazzo Campana a Osimo", «Paratesto» 14 (2017), pp. 71-91.

Nota dell'archivista

La descrizione è stata compilata da Massimo Bonifazi.

Atto / Diritto garantito

Atto / Diritto garantito

Atto / Diritto garantito

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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