Seminario Vescovile di Osimo

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Ente

Forma/e autorizzata/e del nome

Seminario Vescovile di Osimo

Forme parallele del nome

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1564 -

Storia

Il Seminario Vescovile di Osimo venne istituito dal vescovo osimano monsignor Bernardino de Cuppis nell'anno 1564 secondo le disposizioni dettate dal Concilio di Trento, seppure l'istituzione non seguì propriamente le istruzioni tridentine. Tanto che l'istituto, seppur già in funzione, venne formalmente eretto soltanto alcuni decenni dopo ad opera del presule cardinale Antonio Maria Gallo (1591-1620) Inizialmente fu collocato prima nella canonica di Santa Maria di Piazza (1592), poi in una casa di proprietà degli eredi Scampa presso la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo (1594) ed infine in un'altra abitazione (1597) venduta all'ente Seminario da Metello Leopardi, situata presso la chiesa di San Sebastiano, poi San Filippo, dove vi rimase per quasi 122 anni. Infatti per volontà del vescovo di Osimo, cardinale Orazio Filippo Spada (1714-1724) il Seminario venne unito, nell'anno 1715, all'erigendo Collegio Convitto Campana, il quale venne creato all'interno del gentilizio palazzo Campana, debitamente ristrutturato per accogliere all'interno della sua imponente fabbrica un siffatto istituto. Tuttavia il rescritto del 20 settembre 1715 rilasciato dalla sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, mediante il quale si autorizzava la suddetta unione voluta dal suddetto presule, prevedeva, all'inizio, una separazione di amministrazione dei due enti riuniti, seppure fossero, entrambe, diretti da un unico rettore, avessero gli stessi maestri e due canonici deputati all'amministrazione economica, uno dei quali fregiati dal titolo di economo. Tale separazione giuridica ed amministrativa tra Seminario e Collegio venne a cessare nell'anno 1735 per volontà dell'allora vescovo osimano cardinale Giacomo Lanfredini. Nell’anno 1861, a seguito della proclamazione del regio decreto Valerio, venne decretata la nuova separazione dei beni dell’eredità Campana da quelli del Seminario e il ritorno a due separate amministrazioni, con l'inglobamento delle rendite collegiali in favore dell’autorità civile municipale che di fatto diede vita all’istituzione di un Collegio Convitto Nazionale.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area dei punti di accesso

Occupazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

IT-IC-SV1

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni


  • Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
  • Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione.

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

A. NICCOLI, "Il Campana. Aspetti giuridici e istituzionali dalla nascita ai giorni d'oggi", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 1999.
C. GRILLANTINI, "Storia di Osimo", Osimo, Fondazione Don Carlo, 2006.
L. EGIDI, "Il palazzo e l'istituto Campana", Osimo, Istituto Campana per l'istruzione permanente, 2013.
"Il Campana, trecento anni di storia", a cura di G. LAVAGNOLI, Ancona, Affinità elettive, 2016.

Note sulla compilazione

Creazione: Massimo Bonifazi 18 maggio 2018.
Compilazione: Massimo Bonifazi 18 maggio 2018.
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