Unità archivistica b. 9, fasc. 1, 2 - Miscellanea di carte amministrative

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

IT IC SCC-AC-b. 9, fasc. 1, 2

Denominazione o titolo

Miscellanea di carte amministrative

Data/e

  • 1635/06/06 - 1792/07/09 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Fascicolo sciolto di 43 cc.

Area delle informazioni sul contesto

Nome del soggetto produttore

Istituto conservatore

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

Fascicolo sciolto che conserva le seguenti carte amministrative e contabili prodotte dall'anno 1635 fino all'anno 1792 e spettanti al Seminario Vescovile e Collegio Campana: la stima delle betulle esistenti in un terreno di spettanza del Seminario Vescovile di Osimo presso la contrada Castagneto eseguita il 6 giugno 1635; il foglio contenente il "dare" e l'"havere" del Collegio Campana "per conto del luogo uno e due terzi del Monde San Pietro" per gli anni 1730 e 1732; la supplica inoltrata il 12 marzo 1738 da Domenico Antonio Amodei al cardinale Giacomo Lanfredini, vescovo di Osimo e Cingoli, per ottenere la rateizzazione di una somma dovuta in favore del Seminario Vescovile di Osimo, con in calce il relativo rescritto di accoglimento; fascicolo rilegato contenente la "Copia estratta dal pubblico catastro della città di Osimo" di tutte le possidenze e beni spettanti al "Seminario, o Collegio d'Osimo", redatta nell'anno 1747; la stima di un'abitazione di proprietà del Seminario di Osimo, ubicata in contrada Castagneto, realizzata nell'anno 1748; la ricevuta di pagamento rilasciata da Pietro Antonio Canuti a don Paolo Borri il 18 marzo 1749, con in allegato la relativa nota spesa; la lettera spedita da Roma il 7 luglio 1751 dal canonico don Paolo Borri al canonico don Furio Sinibaldi in merito alla riscossione de "li frutti de luoghi de monti di codesto venerabile Seminario"; il verbale della perizia portante la confinazione delineata tra i beni fondiari di spettanza del canonico don Gaetano Fiorenzi Martorelli con quelli di proprietà del Seminario Vescovile di Osimo, posti in contrada Castagneto, eseguita dai due periti agrimensori "di parte", Bartolomeo Bambozzi e Ludovico Alessandri in data 4 maggio 1753; il carteggio datato 1762 e contenente la missiva, la relazione e la perizia di stima sul valore dei palazzi Campana e Pini in Osimo eseguite dal capomastro e muratore Gianbattista Capitani di Macerata per ordine del vescovo di Osimo e Cingoli monsignor Pompeo Compagnoni (in merito al palazzo Campana, nella perizia si dichiara: "che l'erezione del Collegio da fondarsi coll'entrate della eredità Campana, si debba fare nel palazzo ereditario ..."); il fascicolo, rilegato, titolato "Entrata ed esito del predio all'abbazia di Santa Maria in Cirignano in questo territorio d'Osimo ritenuto in salviano dal Campana ed ora da questo venerabile Collegio con simil titolo, si ritiene come segue cioè...", dell'anno 1764; la stima eseguita dal perito agrimensore di Staffolo, Giovanni Battista Carotto, il 26 aprile 1778, in merito al valore di una quercia "da se medesima" caduta in un terreno di proprietà del Seminario di Osimo; la missiva del cardinale Francesco Saverio Zelada inoltrata il 20 gennaio 1787 al vescovo di Osimo e Cingoli, il cardinale Guido Calcagnini, in merito ad un credito vantato dall'amministrazione del Collegio Campana di Osimo nei confronti dei padri del Terz'Ordine Francescano esistente presso la chiesa e convento di Santa Maria dei Miracoli di Roma; la lettera scritta da Tommaso Alessandrini di Cingoli in data 9 luglio 1792 e spedita a don Nicola Vallorani, padre spirituale del Collegio Campana, per informarlo sull'indebito pagamento del catedratico vescovile effettuato sopra il beneficio del Santissimo Crocifisso; la petizione mossa nel XVIII secolo dai deputati del venerabile Seminario di Osimo alla sacra Congregazione per poter alienare e vendere "alcuni pezzi di terra" di propria spettanza al fine di poter reinvestire il capitale realizzato; il foglio contenente la "Misura de scialbi, volte, piangiti della fabbrica nuova del Collegio Campana a Santo Stefano" risalente al XVIII secolo.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

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Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

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Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Descrizioni collegate

Area delle note

Nota

Nel precedente inventario Egidi la seguente documentazione era contenuta nel fascicolo segnato 9.1, mentre le segnature originarie di alcune carte erano: "C n. 11, C n. 38, C n. 10, P n. 10, F n. 10, L n. 10 e M n. 10".

Identificatori alternativi

Punti di accesso

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Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso per genere

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Codice identificativo della descrizione

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Osimo, 29/01/2018

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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