Unità archivistica b. 15, fasc. 1, 3 - Note, perizie, attestati e carte contabili relative ai beni ed ai censi del Seminario e Collegio Campana di Osimo nei territori di Osimo, Cingoli ed Appignano

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

IT IC SCC-AC-b. 15, fasc. 1, 3

Denominazione o titolo

Note, perizie, attestati e carte contabili relative ai beni ed ai censi del Seminario e Collegio Campana di Osimo nei territori di Osimo, Cingoli ed Appignano

Data/e

  • 1695/09/16 - 1823/07/31 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Fascicolo sciolto di 32 cc.

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Nome del soggetto produttore

Istituto conservatore

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

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Ambito e contenuto

Fascicolo che conserva le seguenti carte amministrative e contabili prodotte dall'anno 1695 fino all'anno 1823 e relative ai beni e ai censi spettanti al Seminario Vescovile ed al successivo Seminario e Collegio Campana di Osimo posti ed eretti nei territori di Osimo, Cingoli ed Appignano: la supplica, con relativo rescritto favorevole, inoltrata il 16 settembre 1695 dai deputati del Seminario Vescovile alla sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari mediante la quale viene chiesto il permesso di poter vendere ed alienare vari appezzamenti di terra poco fruttiferi al fine di utilizzare il ricavato della suddetta vendita nell'acquisto di una "grossa possessione"; la seicentesca "Nota del denaro pagato per la possessione di Mont'Amato delle reverende monache di San Benvenuto di questa città di Osimo alli signori Capilupi e loro creditori a conto del prezzo della sudetta possessione di scudi 5255 di moneta" (al retro della nota vi è vergata la nota "Risposta fatta per parte della molto reverende monache di San Benvenuto contro il signor maggiore Campana et altri detentori de beni de Capilupi"); la nota risalente al XVII secolo sulla quale vengono riportati i certificati catastali, dall'anno 1640 fino all'anno 1699, relativi ai beni immobili di proprietà degli eredi dei signori Giovanni Politi, Bartolomeo da Imola, Francesco Greco, don Lorenzo Renzi e Maria Politi; la supplica inoltrata nel corso della seconda metà del XVII secolo dalla signora Maria Politi al vescovo di Osimo, cardinale Opizio Pallavicini, mediante la quale la suddetta oratrice chiede di poter restituire al Seminario Vescovile, proprietario, un "suolo o sito con quattro casette" sito in contrada San Marco (già consesso in enfiteusi per tre generazioni in favore di Polito Politi fin dall'anno 1617), senza dover sborsare il canone decorso di scudi 6 in favore del suddetto istituto; l'attestazione rilasciata il 12 maggio 1704 dal perito e pubblico agrimensore Piersante Mostarda sulla necessità di ripulire dalla rena un fosso comune situato tra i beni del Seminario e quelli della famiglia Bertucci, ubicati in contrada Santo Stefano; la fede rilasciata in data 4 giugno 1704 dai muratori Giuseppe Maria Biribante di Osimo e Giovanni Bernardino de Santi di Offagna sulle condizioni e stato di un'abitazione di proprietà del Seminario posta in contrada Santo Stefano; la nota, risalente all'anno 1727, dei censi assunti dal Seminario per l'acquisto di un pezzo di terra ubicato nel territorio di Osimo, in contrada San Giovanni, da parte dei coniugi Carlo Simonella e Caterina Amboni; l'attestazione rilasciata il 13 aprile 1728 dal signor Cesare Baccarini in merito alla proprietà di un pezzo di terra di spettanza, "ora", del Collegio Campana, sito nel territorio di Osimo in contrada di Santa Maria o della Pietà, precedentemente posseduta, fin dall'anno 1699, da don Camillo Bellini, l'allora parroco di Santa Palazia e successivamente venduta a Muzio Campana; l'attestazione rilasciata il 13 marzo 1749 dai signori Giuseppe Lucaroni e Domenico Antonio Bussolotti in merito al percorso della strada vicinale che porta ad Offagna, posta nel territorio di Osimo, in contrada Castagneto e passante tra i poderi di proprietà del Seminario e quelli dei signori Fiorenzi Martorelli; la perizia eseguita nel luglio 1750 da parte dell'agrimensore Domenico Curzi attestante la misurazione e relativo valore di due corpi di terra di proprietà del Seminario e Collegio Campana, posti in contrada Castagneto; la copia pubblica del "decreto definitivo di subasta a favore del Seminario e Collegio di un pezzo di terra in contrada di Monte Gallo pagato scudi 40 ed insieme vi è registrato il mandato e possesso preso", datati 19 e 20 ottobre 1772; il fascicolo rilegato contenente lo stralcio di un catasto, molto probabilmente risalente al XVIII secolo, dei beni di proprietà tanto del Seminario e Collegio Campana, quanto della Mensa Vescovile di Osimo, quest'ultimi dati in enfiteusi in favore del suddetto Seminario e Collegio (nel retro del fascicolo viene riportata la seguente nota: "Catastro de'beni del Collegio non si sà in quale anno"); due planimetrie, una delle quali con relativa legenda, eseguite nel corso del XVIII secolo dal geometra Gioacchino Capretti raffiguranti i termini dei confini delle proprietà fondiarie, site in contrada della Pietà, di spettanza del Collegio Campana e del monastero di San Benedetto di Osimo (nel retro di una delle due planimetrie vi è riportata la seguente titolazione "Confinazione della possessione della Pietà colle monache di San Benedetto"); la relazione predisposta il 20 ottobre 1802 dal geometra Gioacchino Capretti, incaricato dai deputati del Collegio Campana di fissare e determinare i confini di un suo terreno con un altro di proprietà del canonico Brillarelli, situati nel territorio di Castelfidardo, in contrada Campocavallo, al fine di risolvere una lite nata tra le due suddette parti in merito alla predetta confinazione; due fogli, rispettivamente datati 1 luglio e 3 novembre 1817, contenenti gli estratti di alcune deliberazioni prese dalla Congregazione dei Deputati del Seminario in merito sia ad alcune questioni di carattere amministrativo, economico e giudiziario, sia al funzionamento del suddetto Collegio; la missiva spedita il 31 luglio 1823 dal signor Giovanni Bonfigli, consigliere anziano della comunità di Osimo, a don Sante Deangelis, economo del Seminario e Collegio Campana, mediante la quale sollecita l'inizio dei lavori di incanalamento delle acque da farsi in un fondo di proprietà del suddetto ente, posto in contrada Gattuccio.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

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Unità di descrizione collegate

Descrizioni collegate

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Nota

Nel precedente inventario Egidi la seguente documentazione era contenuta nel fascicolo segnato 15.1, mentre le segnature originarie erano "M n. 8, M n. 5 e D n. 8".

Identificatori alternativi

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Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Osimo, 09/02/2018

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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