Unità archivistica b. 7, fasc. 2 - Scritture e carte diverse relative allo stato della pia Eredità Campana

Fascicolo che conserva diverse carte contabili ed amministrative, specchi contabili, pezze, estratti di inventari, copie di scritture e carteggi vari spettanti allo stato della pia Eredità Campana dall'anno 1643 fino all'anno 1694; alcune carte ivi contenute non sono datate seppur facilmente riconducibili alla seconda metà del XVII secolo. La maggior parte della documentazione ivi contenuta si riferisce ai beni lasciati dai defunti Federico e Muzio Campana, i cui patrimoni andarono a formare ed incrementare, negli anni, la suddetta, futura, pia eredità. Diverse sono, poi, le lettere, le dichiarazioni e le memorie portanti le "pretensioni" reclamate da Scipione Campana sopra il suddetto patrimonio. Tra i documenti di maggior interesse contenuti all'interno di questo fascicolo si segnalano: il "Ristretto dell'heredità del signor Federico Campana" ed il "Ristretto dell'heredità del signor Mutio Campana"; il "Ristretto dell'havere e dare del signor Scipione Campana colle heredità delli quondam Federico e Mutio Campana"; la memoria nella quale si dichiara che "Seguita che sarà la morte del signor Scipione Campana, al quale Iddio conceda lunga vita, si è fatto luogo alla sostitutione della compagnia della Morte di questa città in virtù dell'infrascritte parole 'e mancando la linea di questo tale, in tal caso succeda in tutta la sudetta heredità la detta compagnia dela Morte'", con in calce alcune riflessioni e pareri sulla questione; due copie della particola del testamento del fu Federico Campana "fatto per la venerabile società della Morte d'Osimo"; il memoriale "dato al signor Scipione concernenti le ragioni della confraternita della Morte"; tre copie, pressoché identiche, della memoria dedicata alla suddetta eredità, la quale incomincia con la seguente informativa: "L'heredità di Federico Campana per quello che si ricava da due inventari fatti da Mutio primo herede fidei commissario, uno del 1647, l'altro del 1680 ambi esistenti in cancelleria episcopale, consiste ..." (chiude la presente memoria il disegno dell'"Albore de signori Campana provenienti da Cesare con Stefanella"); la scrittura fatta dagli ufficiali maggiori del pio sodalizio osimano che inizia con la seguente introduzione: "La venerabile compagnia della Morte ultima herede sostituita da Federico Campana in tutta la sua heredità rogito il Rampa notario di Sant'Arcangelo vedendo estinguersi le linee instituite dal testatore nel signor Scipione Campana vivente e per la di lui grave età senza successione prossima la purificatione della sustitutione sudetta ..." (anche questa scrittura è chiusa dall'"Albore de signori Campana provenienti da Cesare con Stefanella"); alcune memorie legali inoltrate dal signor Scipione Campana sia alla santità di nostro signore Innocenzo XI sia alla sacra Congregazione del Concilio, unitamente a varie carte giudiziarie (sommari, fatti informativi, fedi giurate, repliche, dubbi e relazioni) inerenti alla nota questione nata tra il suddetto signor Scipione e la compagnia della Morte di Osimo in merito, sempre, alla definizione della eredità; la copia della sentenza pronunciata a favore della venerabile compagnia della Morte di Osimo.